Una delegazione dell’associazione i Ken ONLUS, guidata da Carlo Cremona, si è recentemente recata dall’attuale Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, per discutere l’attuazione del programma sottoscritto durante la campagna elettorale. Durante l’incontro, la delegazione ha evidenziato gli aspetti ancora mancanti e le priorità per il futuro della comunità LGBT+ a Napoli.
L’associazione ha sottolineato l’importanza di continuare a supportare il progetto “Questa Casa non è un Albergo“, un bene confiscato dedicato all’accoglienza e all’ascolto del Rainbow Center Napoli LGBT+. Questo spazio rappresenta un pilastro fondamentale per la comunità LGBT+ di Napoli, offrendo servizi essenziali di supporto e accoglienza.
Una delle richieste cruciali presentate al Sindaco Manfredi è stata la creazione di un Ufficio Rainbow Comunale per coordinare le politiche di inclusione, monitoraggio e prevenzione del bullismo sui luoghi di lavoro nell’ambito dell’Amministrazione Comunale. L’associazione ha evidenziato l’importanza di sostenere le associazioni di lavoratori e lavoratrici Rainbow del Comune di Napoli e di Città Metropolitana, di ogni livello occupazionale ma specialmente nelle forze di polizia locale, e di promuovere un’efficace comunicazione multilingue per garantire l’accesso ai servizi a tutte le persone LGBT+, residenti e non.
In aggiunta, i Ken ONLUS ha avanzato la proposta al Sindaco Manfredi di istituire un tavolo tecnico LGBTQIA+ per la programmazione e la determinazione dei bisogni sociali da inserire nella programmazione del piano sociale di zona. Questo tavolo avrebbe il compito di assicurare che le politiche sociali della città rispecchino le esigenze reali della comunità LGBTQIA+, contribuendo a creare una Napoli sempre più inclusiva e accogliente per tutti i suoi cittadini.
Durante l’incontro, sono stati affrontati anche altri temi cruciali per il benessere della comunità LGBT+ a Napoli:
– Il benessere delle persone migranti LGBT a Napoli, evidenziando l’importanza di una programmazione sociale dedicata e il reinserimento lavorativo per questa comunità vulnerabile.
– Il bisogno di rafforzare la mobilità su gomma verso i beni confiscati riutilizzati per fini sociali, per facilitare l’accesso a questi spazi vitali per la comunità.
– L’impegno comune per rendere il Napoli Pride uno spazio agibile e inclusivo per tutte le associazioni LGBTQIA+, al fine di promuovere la visibilità e l’uguaglianza dei diritti.
– il bisogno espresso di rafforzare un legame tra Festival LGBT di Omovies e la città in cui è nato e si svolge il festival
Questi punti sottolineano la necessità di un impegno costante e congiunto tra l’amministrazione comunale e le associazioni per affrontare le sfide ancora aperte e garantire a tutti i cittadini di vivere in una città inclusiva e rispettosa dei diritti di ciascuno.