Con un affollatissimo Gran Gala all’istituto Grenoble si è conclusa la nona edizione di OMOVIES.IT, Festival del Cinema GLBT ideato da Carlo Cremona e Marco Maria Taglialatela, soci fondatori di IKen Onlus , e divenuto in brevissimo tempo il più importante del mezzogiorno.
Presentata dalla drag queen
Ines Rodriguez con allegria e misura, la serata si é aperta con un’esibizione al pianoforte del giovanissimo Lorenzo Traverso che ha eseguito un brano di Chopin, e dopo il saluto del direttore artistico Carlo Cremona e del padrone di casa, il console francese
Jean-Paul Seytre, il coro
corAcor – Napoli Rainbow Choir ha omaggiato quest’ultimo con una toccante versione de La Marsigliese, accompagnato dal
Maestro Marco Traverso , padre di Lorenzo.
La giuria che ha esaminato i film in concorso, presieduta da
Giuseppe Colella, era composta da
Giulio Baffi, Ivan Bacchilega, Ethan Eretico Bonali, Cristina Cennamo, Lorenzo Crea, Lorenzo di Las Plassas, Gea Martire, Anna Paola Merone, Salvio Parisi, Eduardo Ronca, Anna Gesualdi e Stefania Rimini.
Importante la presenza istituzionale di
Chiara Marciani, Assessore Regionale alle Pari Opportunità, che ha consegnato un premio speciale ad
Andrea Francesco Ermanno Giuliano per il cortometraggio “
Il diritto di provocare”, basato sulla sua esperienza di violenta omofobia subita quando abitava in
#Ungheria.
Giorgio Zinno, sindaco di
#SanGiorgioaCremano, è stato il primo politico italiano ad unirsi civilmente con il proprio compagno, ed è toccato a lui premiare, per la categoria mediometraggi nella sezione documentari
Homophobic Interlude, film brasiliano di
Victor Reis Aleixo con la seguente motivazione:
Il documentario affronta il tema del non-conforme mettendo in gioco l’espressione, il ruolo di genere, l’identità sessuale e l’orientamento sessuale attraverso un’attenta analisi socio-economica. A ritirare il premio
Ileana Capurro, presidente dell’
Atn – Associazione transessuale Napoli (ATN).
Viene dal
#Brasile anche il vincitore, per la categoria lungometraggi, della sezione documentari:
Vida de Rainha, di
Luciana Avellar, con la seguente motivazione:
Un taglio documentaristico vero e molto interessante. Storie raccontate con una prospettiva dotata di un’articolazione che non risparmia niente, con una fotografia di particolare appeal.
Anna Capasso ha poi consegnato una menzione speciale a
Luigi Pironaci, regista del film “
La ricetta”, premiato per
“la fluidità della sceneggiatura, l’originalità della fotografia, un ottimo lavoro attoriale e la buona regia”.
Due i premi speciali, entrambi di grande valore: il primo, consegnato dal blogger
Ethan Eretico Bonali, in transizione per diventare uomo (F to M) , è andato a
Yuvraaj Parashar, star di
#Bollywood che è ritornato ad
#OFF nella veste di danzatore e che ha incantato la platea con due danze tradizionali indi, e il secondo a
Maurizio Elettrico autore dell’opera che quest’anno ha rappresentato l’immagine di OMOVIES.
Molto toccante il videoclip scritto e diretto da
Rosalia Porcaro, che poi, dal palco, ha trascinato la sala in uno dei suoi irresistibili monologhi.
E’ stata poi la volta della presentazione della clip che ha accompagnato tutte le giornate del festival, inaugurato dal Party a
Palazzo Caracciolo e proseguito nelle sale dell’
Accademy Astra:
#Gaymorra. A parlare della web-series è stato uno dei protagonisti,
Mauro de Simone (alias Cuoricino).
L’attore e conduttore
Ivan Bacchilega, cordiale ed elegante come sempre, ha poi premiato, per la categoria
Cortometraggi, sezione fiction, “
Heterox” di
#Maxime Pourbaix, con la seguente motivazione:
Partendo da una sceneggiatura ben scritta ed articolata, nonché dotata di un’ironia che mette in ridicolo gli stereotipi, il film risulta nel complesso gradevole, divertente e politico, grazie anche alla perfetta aderenza di un cast formato da bravi attori.
Restando alla sezione fiction, ma nella categoria
mediometraggi, la vittoria è andata al toccante “
Pool” di
#Leandro #Goddinho, altro film brasiliano, molto amato dal direttore artistico
Carlo Cremona, e che ha vinto per “
la sua raffinata eleganza, che utilizza con straordinaria efficacia una sceneggiatura che ha saputo trattare un tema rischioso di quelli che spesso rappresentano un precipizio nella retorica: la solitudine, la difficoltà di viverla, eppure la necessità di riconciliarsi con lei, la necessità di amarsi prima di amare”.
L’ultimo premio, consegnato dal presidente di giuria
Giuseppe Colella, è andato al lungometraggio, sezione fiction, “
Bullied to death” di
Giovanni Coda ( Jo Coda) , film italo-americano che ha vinto per questi motivi:
“In un solo film teatro, danza e cinema a testimoniare che la lotta contro l’omofobia e la transfobia passa attraverso la cultura. Un’opera visionaria completa in ogni sua parte, dalla fotografia, alla sceneggiatura alla regia. Un cast di professionisti ed artisti di eccezionale bravura fanno di questo film un’opera d’arte”.
Gran finale con il maestro
Marco Traverso, che accompagnato al pianoforte dal figlio
Lorenzo, ha eseguito “
Saluto d’amore” di
Elgar.
Molto importante la collaborazione con le scuole (OMOVIES@school), curata da
Marco Maria Taglialatela, con una bella rappresentanza in sala di studenti ed insegnanti.
Appuntamento alla prossima edizione, quello della “doppia cifra”, ovvero la decima.
Si prevedono grandi eventi per l’occasione.