Tutti gli articoli di Gianluca Santi

Dove ci porta il vento

Dove ci porta il vento

🇮🇹

Dove ci porta il vento (Italia, 2023, 13’)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Dramma, LGBT
Produttore: Giuseppe Capudi
Regia: Giuseppe Capudi
Sceneggiatura: Giuseppe Capudi
Fotografia: Marco Savi
Montaggio: Giuseppe Capudi
Cast: Valerio Sestito, Matteo Petroni, Mattia Frascari

Sinossi:

Lione, un giovane ragazzo autistico depresso dalla morte dei genitori, scappa dalla casa dove è rinchiuso e maltrattato dal fratello per passare una giornata in montagna. Incontrerà Hans, un ragazzo che ruberà il suo primo bacio nel verde dei boschi invernali. Ma i due non sono giunti a patti con l’arrivo del fratello omofobo di Lione, Stefan.

🇬🇧

Dove ci porta il vento (Italy, 2023, 13’)

Category: Short film
Genre: Drama, LGBTQI+
Producer: Giuseppe Capudi
Director: Giuseppe Capudi
Screenplay: Giuseppe Capudi
Photography: Marco Savi
Editing: Giuseppe Capudi
Cast: Valerio Sestito, Matteo Petroni, Mattia Frascari

Synopsis:

Lyon, a young autistic boy depressed by the death of his parents, runs away from the house where he is locked up and mistreated by his brother to spend a day in the mountains. She will meet Hans, a boy who will steal her first kiss in the green winter woods. But the two have not come to terms with the arrival of Lyon’s homophobic brother, Stefan.

She

She

🇮🇹

She (Italia, 2022, 16’)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Dramma, LGBT
Produttore: Donato Luigi Bruni
Regia: Donato Luigi Bruni
Sceneggiatura: Donato Luigi Bruni
Fotografia: Donato Luigi Bruni, Francesca Melis
Montaggio: Donato Luigi Bruni
Cast: Alberto Daffara, Alice Corni, Letizia Desimone

Sinossi:

Lei, una madre.
Lei, una figlia.
Lei, una donna.”
“Lei” racconta la storia di un figlio e di una madre, entrambi prigionieri dei vestiti scomodi che la vita ha destinato loro. Entrambi indossano la sofferenza, ma in modo diverso l’uno dall’altro. Un’allegoria sull’accettazione e l’auto-scoperta, piena di dolcezza e violenza, odio e amore; in breve, del profumo agrodolce della vita. Il corto ha ricevuto il Premio del Pubblico al Glocal Film Festival (2023).

Biofilmografia:

Donato Luigi Bruni nasce a Taranto il 10 dicembre 1992 e fin da piccolo mostra curiosità verso il mondo dell’audiovisivo. A Torino, nel 2016 e nel 2017 gira i suoi primi due film, un cortometraggio e un lungometraggio. Nei tre anni successivi si dedica alla recitazione e al doppiaggio prima di tornare alla regia nel 2021 con “Smile”. Si è laureato in “Cinema e Media” presso l’Università degli Studi di Torino e lavora presso “Officine CAOS” come Digital Creator.

🇬🇧

She (Italy, 2022, 16’)

Category: Short Film
Genre: Drama, LGBT
Producer: Donato Luigi Bruni
Director: Donato Luigi Bruni
Screenplay: Donato Luigi Bruni
Photography: Donato Luigi Bruni
Editing: Donato Luigi Bruni
Cast: Alberto Daffara, Alice Corni, Letizia Desimone

Synopsis:

She, a mother.
She, a daughter.
She, a woman.”
“She” tells the story of a son and a mother, both prisoners of the uncomfortable clothes that life has assigned to them. Both wear suffering, but differently from each other. An allegory about acceptance and self-discovery, full of sweetness and violence, hate and love; in short, of the bittersweet scent of life. The short received the Audience Award at the Glocal Film Festival (2023).

Biofilmography:

Donato Luigi Bruni was born in Taranto on 10 December 1992 and showed curiosity towards the audiovisual world from an early age. In Turin, in 2016 and 2017 he shot his first two films, a short film and a feature film. In the following three years he dedicated himself to acting and dubbing before returning to directing in 2021 with “Smile”. He graduated in “Cinema and Media” at the University of Turin and works at “Officine CAOS” as a Digital Creator.

Il Vuoto

Il Vuoto

🇮🇹

Il Vuoto (Italia, 2023, 1h 45min)  

Categoria: Lungometraggio
Genere: Dramma, LGBTQI+
Produttore: Luca e Davide Marino
Regia: Giovanni Carpanzano
Sceneggiatura: Alessio Petrolino, Giovanni Carpanzano
Fotografia: Raffaele Silvestri
Montaggio: Emiliano Bellardini
Cast: Kevin Di Sole, Gianluca Galati, Valentina Persia, Paola Lavini, Costantino Achille Comito, Mariana Lancellotti, Paolo Mauro, Maddalena Ascione, Raffaele Carbone, Paolo Di Turi

Sinossi:

Giorgio e Marco provengono da due mondi diversi: il primo è figlio di un ricco avvocato, il secondo lotta per emergere dalla periferia di una città nel profondo sud. Entrambi sognano un amore travolgente e in loro brucia il desiderio di emancipare. La stessa forza che li ha attratti li separerà.

Biofilmografia:

Giovanni Carpanzano è regista, autore e docente di direzione presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Vincitore del premio M Arte Live 2005, ha aperto la stagione teatro 2005/06 del Piccolo Ambra Jovinelli. Nel 2018 ha vinto il VoceSpettacolo con il cortometraggio “Onore alla madre”. Festival del Cinema di Matera. È il direttore artistico di ReFF – React Short Film Festival, che rappresenta un’importante vetrina per i cortometraggi, dal Teatro Masciari di Catanzaro e dell’Accademia Internazionale di Teatro e Cinema ad si è connesso. Attenzione alle nuove lingue, diretto il suo lavoro registico verso la drammaturgia contemporanea, sia in teatro che nel cinema.

Cortometraggi:

1) Fino a qui tutto bene
2) Locroi Epyzephiroi
3) Arbor Vitae: Giù Le Armi Dalle Mani
4) Utopia
5) Onora la Madre
Vincitore Film Festival di Matera (2018)
Selezionato WFF di New York City
6) Serendipità
7) Illusione
8) Godot?

🇬🇧

Il Vuoto (Italy, 2023, 1h 45min)  

Category: Feature film
Genre: Drama, LGBTQI+
Producer: Luca e Davide Marino
Director: Giovanni Carpanzano
Screenplay: Alessio Petrolino, Giovanni Carpanzano
Photography: Raffaele Silvestri
Editing: Emiliano Bellardini
Cast: Kevin Di Sole, Gianluca Galati, Valentina Persia, Paola Lavini, Costantino Achille Comito, Mariana Lancellotti, Paolo Mauro, Maddalena Ascione, Raffaele Carbone, Paolo Di Turi

Synopsis:

Giorgio and Marco come from two different worlds: the first is the son of a rich lawyer, the second struggles to emerge from the outskirts of a city in the deep south. Both dream of overwhelming love and the desire to emancipate burns within them. The same force that attracted them will separate them.

Biofilmography:

Giovanni Carpanzano is a director, author and conducting teacher at the Academy of Fine Arts of Catanzaro. Winner of the M Arte Live 2005 award, he opened the 2005/06 theater season of the Piccolo Ambra Jovinelli. In 2018 he won the VoceSpettacolo with the short film “Onore alla madre”. Matera Film Festival. He is the artistic director of ReFF – React Short Film Festival, which represents an important showcase for short films, from the Teatro Masciari of Catanzaro and the International Academy of Theater and Cinema to which he connected. Attention to new languages, he directed his directorial work towards contemporary dramaturgy, both in theater and cinema.

Short Film:

1) Fino a qui tutto bene
2) Locroi Epyzephiroi
3) Arbor Vitae: Giù Le Armi Dalle Mani
4) Utopia
5) Onora la Madre
Winner Film Festival of Matera (2018)
Selected WFF of New York City
6) Serendipità
7) Illusione
8) Godot?

I AM POEM

I AM POEM

🇮🇹

I AM POEM (Stati Uniti, 2022, 15min) 

Categoria: Cortometraggio
Genere: Gender, LGBTQI
Produttore: Yudelka Heyer
Regia: Maite Bonilla
Approfondimenti: Presentazione Regista
Sceneggiatura: Maite Bonilla
Fotografia: Daniel Rodriguez
Montaggio: Carla Franchesca
Cast: Sebastian Osegueda, Miriam Pinedo, Rossmery Almonte, Samuel Maria Gomez, Marla Camila Mateo

Sinossi:

Carlito, un giovane sensibile ma coraggioso, affronta la sua identità di genere e sfida la madre senza cuore nella speranza di essere accettata.

Biofilmografia:

Maite Bonilla ha ricevuto una borsa di studio Inwood Art Works 2021 per la sua sceneggiatura “I Am Poem”. È anche un’attrice pluripremiata e nominata da diversi prestigiosi premi latini come ACE, HOLA, LATA e ATI per il suo ruolo di “Ramona” dal romanzo “En el nombre de Salomé” di Julia Alvarez (Nel nome di Salome) al Repertorio Espanol. La Bonilla ha diretto, co-scritto e interpretato il suo primo cortometraggio La Entreviú, che ha vinto il premio come migliore attrice, miglior sceneggiatore e miglior cortometraggio (secondo posto) al FEMUJER film festival (2019) nella Repubblica Dominicana. terzo posto al Dominican Film Festival di New York City (2018) e ha vinto il premio del miglior pubblico all’Official Latino Film Festival di New York. Dopo alcune apparizioni sullo schermo come personaggi principali e secondari, oltre a servire come produttore, La Entreviú rappresenta la sua prima grande sfida come regista e sceneggiatrice. Maite, si è diplomata alla Scuola Nazionale d’Arte Drammatica di Belle Arti di Santo Domingo, Dom.Rep. A New York ha studiato con Terry Schreiber, The Acting Studio e The School for Film and Television. Ha realizzato spot pubblicitari nazionali e locali sia davanti alla telecamera che alla radio come artista bilingue spagnolo/inglese. Bonilla ha conseguito un master in consulenza sulla salute mentale presso la Alfred University nel giugno 2020.                                                     (Basato su una storia vera)

🇬🇧

I AM POEM (United States, 2022, 15min) 

Category: Short film
Genre: Gender, LGBTQI
Producer: Yudelka Heyer
Director: Maite Bonilla
Screenplay: Maite Bonilla
Photography: Daniel Rodriguez
Editing: Carla Franchesca
Cast: Sebastian Osegueda, Miriam Pinedo, Rossmery Almonte, Samuel Maria Gomez, Marla Camila Mateo

Synopsis:

Carlito, a sensitive yet courageous young man, confronts his gender identity and challenges his heartless mother in hopes of acceptance.

Biofilmography:

Maite Bonilla received a 2021 Inwood Art Works Fellowship for her screenplay “I Am Poem.” She is also an award-winning actress and nominated by several prestigious Latin awards such as ACE, HOLA, LATA and ATI for her role as “Ramona” from the novel “En el nombre de Salomé” by Julia Alvarez (In the name of Salome) at Repertorio Espanol. Bonilla directed, co-wrote and starred in her first short film La Entreviú, which won best actress, best screenwriter and best short film (second place) at the FEMUJER film festival (2019) in the Dominican Republic. third place at the Dominican Film Festival in New York City (2018) and won the Best Audience Award at the Official Latino Film Festival in New York. After a few on-screen appearances as main and supporting characters, as well as serving as a producer, La Entreviú represents her first great challenge as a director and screenwriter. Maite, graduated from the National School of Dramatic Arts of Fine Arts of Santo Domingo, Dom.Rep. In New York he studied with Terry Schreiber, The Acting Studio and The School for Film and Television. He has created national and local commercials both on camera and on radio as a bilingual Spanish/English artist. Bonilla earned a master’s degree in mental health counseling from Alfred University in June 2020.                                (Based on a true story)

Camille, Marc, Michel & Me

Camille, Marc, Michel & Me

🇮🇹

Camille, Marc, Michel & Me (Svizzera, 2022, 22min39sec)

Categoria: Mediometraggio
Genere: Autobiografia
Produttore: Jonathan Lemieux
Regia: Jonathan Lemieux
Approfondimenti: Presentazione del Regista
Sceneggiatura: Jonathan Lemieux
Fotografia: Jonathan Lemieux
Montaggio: Jonathan Lemieux
Cast: Jonathan Lemieux

Sinossi:

Il 9 maggio 2022, Michel, il marito di mia madre, morì di cancro al pancreas. A mia insaputa, la sua morte è diventata il catalizzatore della mia crisi di mezza età, in quanto ha riaperto ferite legate all’abbandono di mio padre (Marc) e al suicidio di mio nonno (Camille).

Biofilmografia:

Artista multidisciplinare e autore del Quebec, Jonathan Lemieux vive a Losanna, in Svizzera. Ha diretto numerosi cortometraggi, tra cui Re(trace), vincitore del miglior cortometraggio a Nizza nel 2015, e Éric & Me, vincitore del miglior cortometraggio documentario al Rendez-vous Québec Cinéma nel 2019.

🇬🇧

Camille, Marc, Michel & Me (Swiss, 2022, 22min39sec)

Category: Medium length film
Genre: Autobiography
Producer: Jonathan Lemieux
Director: Jonathan Lemieux
Screenplay: Jonathan Lemieux
Photography: Jonathan Lemieux
Editing: Jonathan Lemieux
Cast: Jonathan Lemieux

Synopsis:

On May 9, 2022, Michel, my mother’s husband, died of pancreatic cancer. Unbeknownst to me, his death became the catalyst for my midlife crisis, as it reopened wounds related to my father’s (Marc) abandonment and my grandfather’s (Camille) suicide.

Biofilmography:

Multidisciplinary artist and author from Quebec, Jonathan Lemieux lives in Lausanne, Switzerland. He has directed numerous short films, including Re(trace), winner of best short film at Nice in 2015, and Éric & Me, winner of best documentary short at Rendez-vous Québec Cinéma in 2019.

Skin To Skin Talks

Skin To Skin Talks

🇮🇹

Skin To Skin Talks (Irlanda, 2023, 11min 50sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Documentario, Sperimentale
Produttore: Nishaant Singh Bhinder
Regia: Pradeep Mahadeshwar
Sceneggiatura: Pradeep Mahadeshwar
Fotografia: Daniel Baloños Meade
Montaggio: Luke Faulkner
Cast: Pradeep Mahadeshwar

Sinossi:

“L’alieno dalla pelle scura atterrato nel paesaggio sconosciuto, sconosciuto e unico dal buio infinito. Cercava terreno fertile stabile come un seme di tarassaco che galleggiava nell’aria. L’alieno cerca di dare un senso alle nuove realtà di questa “nuova” terra. Incontra le specie native; sembrano diverse da lui. Non lo accettano perché ha un aspetto diverso e non ha riferimenti al suo tipo di alieni. Camminando attraverso il paesaggio sconosciuto, solitario in cerca di un bacio, cerca molti modi per essere uno di loro. Respinto e ripudiato, si immerge nel freddo fiume dell’isolamento per guarire le ferite dell’esclusione su tutta la pelle. Stanco di cercare di sentirsi appartenuto, l’alieno giaceva su un lenzuolo bianco nella sua stanza, con gli occhi chiusi. Ricorda la calda brezza primaverile e i fiori della sua terra natia. Nel sogno, vede i fiori primaverili sbocciare su tutto il corpo. L’alieno si addormenta e sogna di diventare terreno fertile. Nel suo sogno, l’alieno trova conforto nel buio sotterraneo. Balla per adorare la dea della realizzazione del sé. La dea ha una regola; non si può sentire la realizzazione del sé a meno che non si bacia qualcuno, vivo o morto, sulla pista da ballo. Nessuno lo bacia; trova un pesce morto sulla pista da ballo. Fa l’amore con il pesce morto. Non appena bacia il pesce morto, si rende conto della sua identità e diventa più potente del suo desiderio insoddisfatto e della sua solitudine. L’alieno fissa e sorride all’infinito della potente oscurità; nulla può più farmi sentire solo. Ora l’alieno si è trasformato in una potente dea della realizzazione del sé.” Ma la voce fuori campo ci racconta una storia completamente diversa. In una costante ricerca di “preferire” e “rifiutare” le persone in base al loro aspetto, possiamo alienarci completamente dalle persone reali intorno a noi. Ora tocca a noi dare un senso a ciò che vediamo sullo schermo e a ciò che ascoltiamo. Questo film è stato girato in varie emozionanti location intorno alla Dublin Mountain, al Dodder River vicino a Milltown, a casa mia e all’iconico luogo di festa LGBTQ+ Mother Club. L’ho montato e postprodotto durante la mia residenza all’IMMA.

Biofilmografia:

Pradeep Mahadeshwar (lui/loro) è originario dell’India e ora è cittadino irlandese. Si è laureato alla Buckinghamshire New University MA in Printmaking nel 2011. Sono un artista visivo e un attivista LGBTQ+; la scrittura, le illustrazioni, le performance e le immagini in movimento sono tra i loro mezzi. Il loro lavoro esplora le identità raccogliendo parole scritte e parlate, immagini in movimento e illustrazioni basate su satire dall’aspetto surreale del razzismo sessuale e immagini meditative assurde per fantasticare paesaggi emotivi alternativi con infinite nuove possibilità di espressione sessuale e identità di genere. Attraverso la pratica artistica, sta ricercando gli effetti del razzismo sessuale sulla salute mentale e sessuale delle persone queer di colore che vivono in Irlanda. Dalla primavera del 2020, Pradeep ha scritto continuamente una serie di interviste per GCN (Gay Community News) sugli immigrati queer asiatici che vivono in Irlanda. Ha partecipato e collaborato a campagne a livello nazionale come “Proud AF” nel 2021 (sviluppata da Gay Project Ireland, evidenziando il razzismo tra gli uomini GBTQI+ in Irlanda) e “Hate Crimes Hurt Us All” nel 2022 (prodotto da The Coalition Against Hate Crime Ireland (CAHC), guidata dal Consiglio irlandese per le libertà civili (ICCL) volta a evidenziare l’effetto a catena dei crimini d’odio in intere comunità e l’urgente necessità di una legislazione sui crimini d’odio.) Hanno prodotto e diretto due film nel 2022. Il cortometraggio “The Concept of Self” è stato una selezione ufficiale per il 30° GAZE International LGBTQ+ Film Festival e il 10° anniversario dell’Indie Cork Film Festival. Il documentario “Tír na mBeo – La terra dei vivi” faceva parte della Notte della Cultura. È stato presentato dal GAZE International LGBTQ+ Film Festival e proiettato presso l’iconico Outhouse Theatre. Pradeep è attualmente un artista residente presso l’IMMA e il Galway Art Center con il Museum Of Everyone. https://pradeepvisualartist.com

🇬🇧

Skin To Skin Talks (Ireland, 2023, 11min 50sec)

Category: Short film
Genre: Documentary, Experimental
Producer: Nishaant Singh Bhinder
Director: Pradeep Mahadeshwar
Screenplay: Pradeep Mahadeshwar
Photography: Daniel Baloños Meade
Editing: Luke Faulkner
Cast: Pradeep Mahadeshwar

Synopsis:

“The dark-skinned alien landed in the unknown, unknown and unique landscape of infinite darkness. He was looking for stable fertile soil like a dandelion seed floating in the air. The alien tries to make sense of the new realities of this “new” earth. Meet native species; they seem different from him. They don’t accept him because he looks different and has no references to his type of aliens. Walking through the unknown landscape, lonely looking for a kiss, he searches for many ways to be one of them. Rejected and repudiated, he immerses himself in the cold river of isolation to heal the wounds of exclusion all over his skin. Tired of trying to feel like he belonged, the alien lay on a white sheet in his room, his eyes closed. He remembers the warm spring breeze and flowers of his homeland. In the dream, he sees spring flowers blooming all over his body. The alien falls asleep and dreams of becoming fertile ground. In his dream, the alien finds comfort in the dark underground. Dance to worship the goddess of self-realization. The goddess has one rule; one cannot feel self-realization unless one kisses someone, living or dead, on the dance floor. Nobody kisses him; finds a dead fish on the dance floor. He makes love to the dead fish. As soon as he kisses the dead fish, he realizes his identity and becomes more powerful than his unfulfilled desire and loneliness. The alien stares and smiles endlessly at the powerful darkness; nothing can make me feel alone anymore. Now the alien has transformed into a powerful goddess of self-realization.” But the voiceover tells us a completely different story. In a constant quest to “prefer” and “reject” people based on their appearance, we can completely alienate ourselves from the real people around us. Now it’s up to us to make sense of what we see on the screen and what we hear. This film was shot in various exciting locations around Dublin Mountain, the Dodder River near Milltown, my home and the iconic LGBTQ+ party venue Mother Club. I edited and post-produced it during my residency at IMMA.

Biofilmography:

Pradeep Mahadeshwar (he/they) is originally from India and is now an Irish citizen. He graduated from Buckinghamshire New University MA in Printmaking in 2011. I am a visual artist and LGBTQ+ activist; writing, illustrations, performances and moving images are among their mediums. Their work explores identities by gathering written and spoken words, moving images and illustrations based on surreal-looking satires of sexual racism and absurdist meditative images to fantasize alternative emotional landscapes with infinite new possibilities for sexual expression and gender identity. Through artistic practice, she is researching the effects of sexual racism on the mental and sexual health of queer people of color living in Ireland. Since the spring of 2020, Pradeep has continuously written a series of interviews for GCN (Gay Community News) about queer Asian immigrants living in Ireland. He has participated and collaborated on nationwide campaigns such as “Proud AF” in 2021 (developed by Gay Project Ireland, highlighting racism among GBTQI+ men in Ireland) and “Hate Crimes Hurt Us All” in 2022 (produced by The Coalition Against Hate Crime Ireland (CAHC), led by the Irish Council for Civil Liberties (ICCL) aimed at highlighting the ripple effect of hate crime across entire communities and the urgent need for hate crime legislation.) They produced and directed two films in 2022. The short film “The Concept of Self” was an official selection for the 30th GAZE International LGBTQ+ Film Festival and 10th Anniversary Indie Cork Film Festival. The documentary “Tír na mBeo – The land of the living” was part of the Culture Night. It was presented by the GAZE International LGBTQ+ Film Festival and screened at the iconic Outhouse Theatre. Pradeep is currently an artist in residence at IMMA and Galway Art Center with the Museum Of Everyone. https://pradeepvisualartist.com

You Don’t Know Jack

You Don’t Know Jack

🇮🇹

You Don’t Know Jack (Stati Uniti, 2023, 14min 59sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Commedia
Produttore: Kenneth E. Schuyler
Regia: John F. Lincoln III
Sceneggiatura: John F. Lincoln III
Fotografia: Jessica Gallant
Montaggio: Zach Lorkiewicz
Cast: Jason Caceres, Cameron Duckett

Sinossi:

Jack, un ragazzo molto bello, è sempre alla ricerca di un appuntamento fino a quando incontra il suo match con sfide fisiche.

Biofilmografia:

Vivo nella zona di Los Angeles.

🇬🇧

You Don’t Know Jack (United States, 2023, 14min 59sec)

Category: Short film
Genre: Comedy
Producer: Kenneth E. Schuyler
Director: John F. Lincoln III
Screenplay: John F. Lincoln III
Photography: Jessica Gallant
Editing: Zach Lorkiewicz
Cast: Jason Caceres, Cameron Duckett

Synopsis:

Jack, a very handsome guy, is always looking for a date until he meets his match with physical challenges.

Biofilmography:

He lives in the Los Angeles area.

Un bacio di troppo

Un bacio di troppo

🇮🇹

Un bacio di troppo (Italia, 2023, 14min 54sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Commedia, lgbtqia film
Produttore: Gelsomina Prositto
Regia: Vincenzo Lamagna
Sceneggiatura: Dave Given
Fotografia: Geremia Iodice
Montaggio: Luca Basso
Cast: Fernanda Pinto, Vittorio Nastri, Gianluca di Gennaro

Sinossi:

Subito dopo aver sposato Maria, Ciro scopre che sua moglie potrebbe essere stata infedele durante il suo addio al nubilato. Ciro inizia a mettere in discussione le sue scelte di vita e anche la sua identità. Ma quando Maria si presenta nel cuore della notte, qualcun altro si nasconde nella camera di Ciro…
“Il film analizza l’esperienza soggettiva di Ciro, un giovane che affronta la caduta di una forte convinzione relazionale – una caduta a cui non sa come reagire, tanto è bloccato in un limbo, rappresentato dal suo appartamento. Un appartamento buio e vuoto, illuminato in modo surreale, bloccato come il suo proprietario, pieno di scatole piene di vecchie cose casuali: di nuovo specchio dell’umore di Ciro, bloccato tra passato e presente, bisognoso di risposte ma anche spaventato di farsi domande ad alta voce. La caduta delle credenze di Ciro è solo il frutto malato di una delle tante convenzioni imposte dall’immaginario collettivo. La società spesso si erge come giudice morale e poi si trasforma sottilmente in un boia che lentamente uccide con la stessa arma usata per sedurre. Ad esempio, lo fa con Maria che, piegata ai dettami della cultura di massa, si lascia trasportare durante il suo addio al nubilato, di cui si pentirà amaramente. Lo fa con Fabrizio che, colpito dal flusso di coscienza di Ciro, non riesce a separare le sue convinzioni sull’amico dalla giusta intimità vissuta e dalle parole che professa. E lo fa con Ciro che, dopo essersi lasciato andare con l’amico di una vita, torna alla dura realtà a causa dell’imboscata di Maria.
Il mio intento non era quello di giudicare i personaggi e le motivazioni che li spingevano ad agire come fanno; al contrario, voglio che lo spettatore si interroghi sull’amore: tutti i personaggi si spogliano letteralmente esprimendo la forza traboccante della loro vulnerabilità. E, tuttavia, tutti nascondono qualcosa: una gravidanza, un amante, una sensazione. La cosa più difficile nel perseguire questo obiettivo è stato senza dubbio l’atto di “svestire” Ciro dall’etichetta carattere colpevole, guidando l’attenzione lontano dalla tossicità dei suoi rapporti, ma concentrandosi sulla purezza grezza dei suoi dubbi.
Gli esseri umani sono fallibili e fallaci: dietro ogni azione c’è una ragione, dietro ogni segreto e ogni paura c’è una storia… che merita di essere esplorato.”

Biofilmografia:

Nato il 21 luglio 1994 e cresciuto a Napoli, tra i capolavori di Burton, Spielberg e Tarantino, ha studiato “Cinema, Fotografia e Televisione” all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Crescendo approfondisce gli studi cinematografici, rimanendo affascinato dalla poetica di Refn e Kevin Smith, per poi iniziare ad esercitarsi su set cinematografici nazionali e internazionali. Come regista, oltre a “Un bacio di troppo”, ha lavorato ai seguenti cortometraggi: – The Magic Crown, disponibile in tutto il mondo su Indieflix e AppleTV; – Film d’amore e di verità, disponibile su WeShort; – Un cuore per un cuore, realizzato nell’ambito del Rome 48h Film Project; – Una storia oscura, in arrivo a maggio 2023. È disponibile in tutto il mondo anche su Amazon Prime Video, Google Play, AppleTV e LoveWine l’ultimo documentario da lui diretto, “Caffè & Vino – due mondi un documentario”. Dal 18/04/2023 è disponibile su Chili il suo primo documentario “Cafè – Storia di una ribalta napoletana”.

🇬🇧

Un bacio di troppo (Italy, 2023, 14min 54sec)

Category: Short film
Genre: Comedy, lgbtqia film
Producer: Gelsomina Prositto
Director: Vincenzo Lamagna
Screenplay: Dave Given
Photography: Geremia Iodice
Editing: Luca Basso
Cast: Fernanda Pinto, Vittorio Nastri, Gianluca di Gennaro

Synopsis:

Soon after marrying Maria, Ciro discovers that his wife may have been unfaithful during her hen party. Ciro begins to question his life choices and even his identity. But when Maria shows up in the middle of the night, someone else is hiding in Ciro’s room…
“The film analyzes the subjective experience of Ciro, a young man who faces the fall of a strong relational conviction – a fall to which he doesn’t know how to react, he is so stuck in limbo, represented by his apartment. A dark and empty apartment, lit in a surreal way, stuck like its owner, full of boxes full of random old things: again a mirror of Ciro’s mood, stuck between past and present, needing answers but also afraid to ask himself questions aloud. The fall of Ciro’s beliefs is only the sick fruit of one of the many conventions imposed by the collective imagination. Society often sets itself up as a moral judge and then subtly transforms itself into an executioner that slowly kills with the same weapon used to seduce. For example, he does it with Maria who, bent to the dictates of mass culture, lets herself be carried away during her hen party, which she will bitterly regret. He does it with Fabrizio who, struck by Ciro’s flow of consciousness, is unable to separate his beliefs about his friend from the right intimacy experienced and the words he professes. And he does it with Ciro who, after letting himself go with his lifelong friend, returns to harsh reality due to Maria’s ambush.
My intent was not to judge the characters and their motivations for acting as they do; on the contrary, I want the viewer to question themselves about love: all the characters literally undress, expressing the overflowing strength of their vulnerability. And yet, everyone is hiding something: a pregnancy, a lover, a sensation. The most difficult thing in pursuing this objective was undoubtedly the act of “undressing” Ciro from the label of guilty character, guiding attention away from the toxicity of his relationships, but focusing on the raw purity of his doubts.
Human beings are fallible and fallacious: behind every action there is a reason, behind every secret and every fear there is a story… that deserves to be explored.”

Biofilmography:

Born on 21 July 1994 and raised in Naples, among the masterpieces of Burton, Spielberg and Tarantino, he studied “Cinema, Photography and Television” at the Academy of Fine Arts in Naples. As he grew up he deepened his cinematographic studies, remaining fascinated by the poetics of Refn and Kevin Smith, and then began to practice on national and international film sets. As a director, in addition to “Un bacio di troppo”, he worked on the following short films: – The Magic Crown, available worldwide on Indieflix and AppleTV; – Film d’amore e di verità, available on WeShort; – Un cuore per un cuore, made as part of the Rome 48h Film Project; – Una storia oscura, arriving in May 2023. The latest documentary he directed, “Caffè & Vino” – two worlds a documentary”, is also available worldwide on Amazon Prime Video, Google Play, AppleTV and LoveWine. From 04/18/2023 his first documentary “Cafè – Storia di una ribalta napoletana” is available on Chili.

The occurance of colours by night

The occurance of colours by night

🇮🇹

The occurance of colours by night (Austria, 2022, 5min 7sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Art film, Dance film, LGBTQIA film, fashion film, queer film, performance film
Produttore: Sophie Lenglachner, Lydia Flossel
Regia: Sophie Lenglachner
Fotografia: Alexander Fricke
Montaggio: Solenne Drechsler
Cast: Jan Kollenbach (ballerino)

Sinossi:

La moda genderfluid dispotica dell’artista tessile Sophie Lenglachner si concentra sulla bellezza dell’oscurità e sui riflessi riflettenti della luce. La coreografia del ballerino contemporaneo Jan Kollenbach gioca con la dinamica dell’oscillazione tra ombra e luminosità. Il tessuto come tela lascia il suo stato di oggetto inanimato per conquistare un paesaggio industriale rovinoso.

“Tutti i corpi devono occupare lo spazio che meritano, sperimentare quello spazio ed espanderlo. genderfluidity è solo l’inizio di mostrare che tutto filtra l’uno nell’altro, perforando i confini che si formano nella nostra mente, riempiendo lo spazio con una diversità di presenza.”

Biofilmografia:

La designer tessile, regista d’arte, scenografa e costumista austriaca Sophie Lenglachner vive e lavora a Vienna e Magdeburgo, investendosi in produzioni internazionali con opere di vari media. La sua occupazione principale è quella di scenografa e costumista per il teatro e il cinema. Inoltre organizza e scenografa eventi queer e fa parte di vari collettivi artistici che realizzano installazioni e performance artistiche multimediali, esaminando i concetti di spazi dinamici/mobili e la loro relazione con la luce e il suono.

🇬🇧

The occurance of colours by night (Austria, 2022, 5min 7sec)

Category: short film
Genre: Art film, Dance film, LGBTQIA film, fashion film, queer film, performance film
Producer: Sophie Lenglachner, Lydia Flossel
Director: Sophie Lenglachner
Photography: Alexander Fricke
Editing: Solenne Drechsler
Cast: Jan Kollenbach (dancer)

Synopsis:

Textile artist Sophie Lenglachner’s despotic genderfluid fashion focuses on the beauty of darkness and the reflective reflections of light. The choreography of contemporary dancer Jan Kollenbach plays with the dynamics of the oscillation between shadow and brightness. The fabric as canvas leaves its status as an inanimate object to conquer a ruinous industrial landscape.

“All bodies must occupy the space they deserve, experience that space and expand it. genderfluidity is just the beginning of showing that everything filters into each other, piercing the boundaries that form in our minds, filling space with a diversity of presence.”

Biofilmography:

Austrian textile designer, art director, set designer and costume designer Sophie Lenglachner lives and works in Vienna and Magdeburg, investing in international productions with works in various media. Her main occupation is that of set designer and costume designer for theater and cinema. He also organizes and sets queer events and is part of various artistic collectives that create multimedia art installations and performances, examining the concepts of dynamic/mobile spaces and their relationship with light and sound.

València, T’estime

València, T’estime

🇮🇹

València, T’estime (Spagna, 2023, 1h 21min 6sec)

Categoria: lungometraggio
Genere: human rights, documentario
Produttore: Gabriel Serrano Goria
Regia: Carlos Giménez Pons
Approfondimenti: Presentazione del Regista, Trailer
Sceneggiatura: Carlos Giménez Pons
Montaggio: Alejo Serrano Andino, Carlos Giménez Pons, Gabriel Serrano Goria

Sinossi:

“València T’estime” è il primo documentario che racconta la storia LGTBI della città dagli anni ’70 ai primi anni 2000. Un momento cruciale in cui l’esplosione sociale, il desiderio di libertà e l’esplorazione della sessualità segnarono l’inizio della lotta egualitaria per i propri diritti. Il film conta più di una dozzina di testimonianze che hanno segnato un prima e un dopo nella lotta valenciana dove per la prima volta attivisti, personaggi storici, trasformatori, uomini d’affari e storici si uniscono per formare una storia unica e ancora sconosciuta al mondo. Oltre a innumerevoli materiali audiovisivi inediti che ci trasporteranno in una Valencia che si è rivelata aperta e plurale. Le prime manifestazioni, le aggressioni lgtbifobiche, la Brigada 26, il Moviment d’Alliberament Gai del Pais Valencià, gli esordi della Lambda, i locali notturni, il cabaret, la lotta trans, l’AIDS – HIV, Ploma 2, l’ultima testimonianza di Rampova, il primo gay libreria della città o il primo collettivo lesbico della Comunità Valenciana. Questi sono alcuni degli argomenti che vengono narrati per raccontare una lotta universale: poter essere liberi e amare chi si vuole senza paura. Il film è stato selezionato per tre Festival e ha vinto un premio: VALÈNCIA INDIE FILM FESTIVAL (2023).

Biofilmografia:

Il regista di romanzi Carlos Giménez inizia la sua carriera cinematografica con cortometraggi di carattere emotivo e LGBT dal 2017. Ma è nel 2020 con il suo microdocumentario Liz Dust: arte, orgoglio e dragqueer, che vince il premio per i Diritti Sociali del Ministero della Spagna. Nel 2023 lancia il suo primo lungometraggio “València t’estime”, un documentario pionieristico che è il primo ad essere realizzato nella storia LGTB di València.

🇬🇧

València, T’estime (Spain, 2023, 1h 21min 6sec)

Category: feature film
Genre: human rights, documentary
Producer: Gabriel Serrano Goria
Director: Carlos Giménez Pons
Screenplay: Carlos Giménez Pons
Editing: Alejo Serrano Andino, Carlos Giménez Pons, Gabriel Serrano Goria

Synopsis:

“València T’estime” is the first documentary that tells the LGTBI history of the city from the 70s to the early 2000s. A crucial moment in which the social explosion, the desire for freedom and the exploration of sexuality marked the beginning of the egalitarian fight for one’s rights. The film has more than a dozen testimonies that marked a before and after in the Valencian struggle where for the first time activists, historical figures, transformers, businessmen and historians come together to form a unique story still unknown to the world . As well as countless unpublished audiovisual materials that will transport us to a Valencia that has proven to be open and plural. The first demonstrations, the lgtbiphobic attacks, the Brigada 26, the Moviment d’Alliberament Gai del Pais Valencià, the beginnings of the Lambda, the nightclubs, the cabaret, the trans struggle, AIDS – HIV, Ploma 2, the latest testimony of Rampova, the first gay bookshop in the city or the first lesbian collective in the Valencian Community. These are some of the topics that are narrated to tell a universal struggle: being able to be free and love whoever you want without fear. The film was selected for three Festivals and won an award: VALÈNCIA INDIE FILM FESTIVAL (2023).

Biofilmography:

Novel director Carlos Giménez began his film career with emotional and LGBT short films in 2017. But it was in 2020 with his microdocumentary Liz Dust: art, pride and dragqueer that he won the Social Rights Award from the Ministry of Spain . In 2023 he launches his first feature film “València t’estime”, a pioneering documentary which is the first to be made in the LGTB history of València.


1 2 3 4 5 6