Per i ricercatori italiani di 3 università il Festival del cinema LGBTQi dell’Amore è
Washington DC 03/13/2015 09:06 GURT2015 Conference George Town
Alcuni ricercatori delle università del sud che hanno aderito al consorzio I-LAND hanno portato l’immensa mole di prodotti filmici di OMOVIES FILM FESTIVAL all’attenzione dei ricercatori e studiosi al convegno internazionale su diversity ad superdiversity durante il GURT2015.
Questa esperienza restituisce lustro ai tanti ed alle tante che hanno lavorato in questi anni al successo del nostro film festival (dichiarano Carlo Cremona e Marco Taglialatela ideatori del festival) che ha a sempre coltivato l’ambizione ad essere un luogo della cultura ed una palestra per il progresso dei diritti umani. Al Gurt2015 hanno relazionato i proff.: Giuseppe Balirano (Università degli Studi di Napoli l’Orientale) con Francesca Vigo (Università di Catania), Cristina Nisco Università degli Studi di Napoli l’Orientale) con Marco Venuti (Università di Catania) e Laura Tommaso (Università del Molise) e Stefania Rimini (Università di Catania). Sono stati illustrati i risultati delle ricerche e le riflessioni culturali e sociolinguistiche
che ne discendono. Dallo screen dei film del festival il tema maggiormente rappresentato ad Omovies é l’amore. La parola ricorrente é AMORE, da cui discende che OMOVIES é tra film festival LGBTQI italiano quello dell’amore.
Pertanto OMOVIES é un prodotto culturale che ha una sua unicità ed é questo che é emerso da questo colloquium.
Questi studi, unitamente ai materiali filmici, rappresentano il corpus vivo del festival che in tal modo si arricchisce enormemente. Questo colloquium ha mostrato l’importanza dei linguaggi come luoghi della rapprentazione non solo de Se ma anche della società contemporanea e di come da essi sia possibile porre l’attenzione della comunità scientifica sulle libertà e sulle loro forme espressive.
Il superamento delle barriere linguistiche ha determinato la dimensione ideale per sviluppare il concetto del superdiversity, luogo al di là del concetto stesso di Diversity pop o di rappresentazione e costruzione della differenza divenendo in questo modo pira contemporaneità.